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mini, con 200. impudiche Ballarine, tripudiando in onore dell’Idolo. Era tirato il carro da 500. persone, ed alcuni Idolatri, stimando di andare in Cielo, con tal genere di morte, si buttavano sotto le ruote, per rimanervi uccisi. Di più, che quando il Re di Golconda s’impadronì di quel paese, sotto la condotta del Generale Emirgemla, trovò in quella Pagode moltissimi vasi d’oro, e tre diamanti d’inestimabil valore; uno de’ quali presentò poi il detto Emirgemla al G. Mogol: e che avanzandosi questo Generale nelle Terre del Naiche di Tangiaur Gentile, presa la Città di tal nome, migliaja di donne, a cagion della Religione, si gittarono ne’ pozzi.

Mi riferì oltreacciò, che, vicino all’Isola di Seilon, è un’altra Isoletta, detta Ramanacor, con una Pagode, Ramanacor altresì appellata; nell’entrata della quale si vede una conca di pietra nera, e una statua dentro di metallo, con gli occhi di rubini: e che i Gentili vi rompono sopra cocchi pieni di acqua, e pongono fichi, per mangiargli poi, come se se fussero santificati; e bere di quell’acqua, quasi benedetta. Nella parte interiore di questa Pagode, ve n’è un’altra,


che