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il lor dominare. Il Primogenito fece un potente esercito dalla parte di Lahor, per sedersi, prima del dovere, sul paterno Soglio; onde il Re per punirne la temerità, gli andò incontro, con poderosa oste; e disfatto, lo menò prigioniero insieme con quei Signori, che l’avean seguitato. Essendo però egli di natura benigno, e non volendosi imbrattar le mani nel sangue del figliuolo, che non potea non amare; contentossi di fargli passare il ferro rovente su gli occhi, e in tal guisa tenerlo appresso di se; con pensiero di far regnare un giorno il di lui figliuolo primogenito Sultan Bulakì. Ma Sultan Curom (che prese poi il nome di Scia-gehan) credendo, che come secondo figlio di Gehanghir dovea, per giustizia, esser anteposto a suo nipote; deliberò di non lasciar modo, per spignerlo giù dal Trono, e stabilirvisi egli, senza aspettar la morte del Padre. Coprì sì malvagio pensiero col simulare, e finto ubbidire, sino a guadagnarsi l’affetto paterno; e quando gli parve esser bene nella sua grazia, pregollo, che gli permettesse di condurre il cieco fratello nel Reame di Decan, ch’egli avea in Governo: dicendogli, che a lui toglieva con ciò un oggetto dispiacevole d’avanti agli occhi;


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