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Del Gemelli. 187

natura insegnava, non doversi alcuno dichiarare Re in vita di suo Padre: e tanto più Oreng-zeb, che avea fatto morire Darà primogenito, al quale si dovea il Reame dopo la morte di Scia-gehan. Per superare questa difficultà, fece congregare i Dottori della legge, e disse loro: che quanto al Padre, egli era inabile per l’età; e quanto alla morte del fratello Darà, l’avea fatto morire come dispregiatore della legge (bevendo vino, e favoreggiando gl’Infedeli.) A queste ragioni aggiunte le minaccie, fece conchiudere a’ Maomettani Cafisti, ch’egli meritava l’Imperio, e si dovea dichiarare Re.

Seguitando tutta volta ad opporvisi il Cadì, fu necessario privarlo dell’ufficio, e porre un’altro in suo luogo[Tavern. voyag. des Ind. l. 1. chap. 5. pag. 252.]; il quale per lo beneficio ricevuto, al tutto diede consentimento. Adunque a’ 20. di Ottob. 1660. Oreng-zeb venuto nella Moschea, s’assise sul Trono; il più ricco, e’l più superbo, che mai siasi veduto al Mondo, per l’infinità delle preziosissime gemme, che l’adornano (l’istesso appunto, ch’era stato cominciato dal Tamerlane, e compiuto da Scia gehan) quivi ricevendo omaggio da tutti i Grandi, giusta il costume. Si fecero poscia grandissime feste in Gehana-


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