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134 Giro del Mondo

Reale, ma un semplice avviso del suo Proccuratore: si contendeva tra’ due comandanti, con minaccie dall’una, e l’altra parte. E già diceva il Divan di volerlo far cacciare dal Forte a colpi d’artiglieria della Fortezza superiore; quando la Domenica 6. sul tramontar del Sole si sentì uno strepitoso suono di trombe, o tamburi (talche io sul principio credendolo fatto d’armi, diedi di piglio allo schioppo) per la venuta d’un Inviato del Re, che portava al Divan la veste, colla patente dell’una, e l’altra carica. Curioso di vederne il ricevimento v’accorsi subito.

Stavano avanti la tenda del Divan, posti in arme circa 700. tra cavalli, e fanti; e al suono di tamburi, flauti, trombe, ed altri militari strumenti, ballavano confusamente due brigate, di 16. Gentili l’una. Costoro, come che era accaduta in que’ dì appunto una spezie di carnasciale, ch’essi fanno ogn’anno di cinque giorni; andavano come pazzi, colle cabaye o vesti, e’ piccioli turbanti (detti Cirà) tinti di rosso: e sopra i circostanti gittavano parimente polvere rossa, per tingergli; come si costuma già tra di noi di far con polvere nera.


Si