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Del Gemelli. 37

pietre lavorate, ed altre fabbriche dalle ingiurie de’ tempi abbattute.

Non permise Marco Antonio Tamborin Consolo Francese, originario di Marseglia, che continuassi ad abitare nel Monistero de’ Padri, volendo che avessi in sua casa stanza, e tavola in compagnia di alcuni mercanti della nazione; laonde vi andai Mercordì 5. Quivi eravamo trattati molto bene, particolarmente nella cena, ch’era ornata la sera di cento, e più uccellini di Cipro (come dicono i Veneziani) e che io dirò piccioli beccafichi d’Alessandria; perché sono tenerissimi, e grassi, nè di loro ponno gettarsi via altro, che le penne. Le medesime cortesie usavano usavano meco nove altri Francesi di tavola, i quali facevano a gara chi meglio potesse assistermi, dicendo, che per esser’ io un forastiere, che per curiosità andava consumando il mio danajo, e notando ciò, che vedea, per renderlo comune a’ curiosi; doveano essi ajutarmi come interessati, ed adoperarsi con loro forze, per farmi osservare, e scriver bene il tutto: di maniera tale, che pagando i forastieri 20. per cento di dogana, e i Francesi tre, per capitolazione fatta dal commercio di Mar-


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