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Del Gemelli. 21

nizavano la festa di Nostra Signora del Carmine.

Venne di buon’ora Giovedì 16. in detta Chiesa il Gran Maestro, a sentir Messa, essendo preparato per tal venuta il dossello: poi passò in quella di S. Giovanni ed io vi andai similmente, per vedere la funzione. Sedeva il Gran Maestro a destra dell’altare, sotto un Trono di velluto paonazzo, con frange d’oro posto nel presbiterio, e dentro il recinto di una balaustrata di ben fini marmi: all’incontro erano seduti 16. suoi paggi, in scanni coperti di rosso, con galloni di argento, e due altri ne assistevano dietro la di lui sedia: nel piano della Chiesa, quattro gradini più abbasso del loro Principe, sedevano i Gran Croci, in banchi fissi, coperti di vacchetta, che tenevano da 32. sedie, co’ loro inginocchiatoj coperti di tappeti: da’ lati, e per lo vano della medesima, erano dieci altri Anziani, e più in giù luoghi per gli Cavalieri. Si fece baciare il Vangelo al G. Maestro, e poi si diede l’incenso: a i G. Croci l’incenso, e la pace, con due incensieri nell’istesso tempo, uno a destra, e l’altro a sinistra. Era vestito il Gran Maestro di un sottil drappo di seta nera,


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