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all’indietro, e si allontana di più dalla perpendicolare nei piedi anteriori che nei posteriori. La sua inclinazione, sempre maggiore in punta, diminuisce lateralmente sino ai talloni, ma in modo ineguale; imperocchè il quarto interno si avvicina più alla perpendicolare, anzi il suo lembo inferiore rientra alle volte indentro. Posteriormente e da ogni lato, la parete si contorna dall’infuori all’indentro, siccome abbiamo detto precedentemente, e descrive in tal guisa i talloni. Dopo questa inflessione, si contorna alla faccia inferiore dello zoccolo con un prolungamento, sorta d’appendice piramidale, che siegue il lato della forchetta, si riunisce colla sua estremità al prolungamento opposto, e costituisce il puntello (barra od orlo).

Tutta la faccia interna della parete è guarnita di lamine longitudinali (tessuto kerafilloso di Clark), le quali si immergono, si congegnano tra le lamine della carne scanalata, e contraggono con essa un’intima aderenza, ma suscettibile però d’essere distrutta dallo svellimento, dalla infiammazione; e questa separazione si opera spontaneamente nel cadavere a motivo della macerazione e della decomposizione delle parti. Queste lamine fannosi inegualmente rimarcare nei talloni e nei puntelli; sono desse sola mente meno larghe e s’incastrano, come le precedenti, con altrettante lamine del tessuto reticolare.

Il lembo superiore della muraglia tagliato a bietta a spesa del suo labbro interno, è scavato a foggia di canale, forma la cavità cutigerale, che riceve il cercine (la