Pagina:Girard - Trattato del piede negli animali domestici.pdf/370

dalla cute e che costituisce due membrane interdigitate. Il dito posteriore molto piccolo e posto al dissopra del piano degli anteriori (fig. 5, d; fig. 6, a), non forma che una piccola appendice senza uso conosciuto. I gallinacei, i quali hanno le ugne più grosse delle oche e delle anitre, offrono, all’origine della dita, delle palmature, le quali, nel pollo d’in dia, si prolungano sui lati delle dita e formanvi delle frange dentate.

Il tronco della zampa di tutti questi animali è formato da un osso lungo, cilindrico, scanalato anteriormente secondo la sua lunghezza, e sprovvisto di sprone. Quest’osso porta, alla sua estremità inferiore, tre eminenze rimarchevoli, ciascuna delle quali si articola col primo falangeo dell’una delle tre dita anteriori; mentre trovasi separato dal primo falangeo del dito posteriore da una sorta di girella od astragalo intermediario. Sotto i tendini tanto anteriori che posteriori, situati lungo il tronco, si trovano diversi piccoli muscoli, i quali vanno inserirsi alla base delle dita e concorrono ai loro movimenti. La cute delle zampe comprende due parti molto distinte, una interna, molto organizzata e rossa esternamente, è molle, costituisce il termine e porta il tessuto reticolare ; l’altra, esterna, dura, insensibile e squamosa nei gallinacei, corrisponde all’epidermide e forma le squame e le pappille dei palmipedi.

Gli uccelli domestici sono molto esposti ad avere le zampe fratturate, le dita ferite ed anche tagliate. Le fratture del canone nei giovani soggetti guariscono