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plica di nuovo lo stuello, come pure l’involto e si attende per due o tre giorni.Se la piaga sbarazzata dall’escara lascia vedere qualche vegetazione ficosa1, si copriranno queste vegetazioni di cattiva natura col sublimato, e si medicherà come la prima volta. Le seguenti medicazioni, che si eseguiranno nella stessa maniera, dovranno essere tanto più frequenti, quanto più sarà difficile ottenere la distruzione del fico. Si può secondo le circostanze moderare l’attività del caustico mescolandolo all’egiziaco od alla trementina liquida; in questo ultimo stato il caustico ha poca attività, e conviene allorchè le escrescenze morbose sono leggeri e sembrano sparire.

La cauterizzazione potenziale, siccome siamo dal farlo conoscere, riesce generalmente allorchè la malattia non esiste che ai piedi posteriori. Ma questo trattamento richiede, siccome abbiamo detto, due condizioni essenziali; 1° che le medicazioni sieno e seguite a proposito e colle attenzioni prescritte nella cura del porofico del cavallo; 2° che i piedi operati sieno costantemente tenuti al coperto dell’umidità e del sucidume. Tutte le volte che il fico intacca i quattro piedi ad un tratto, il trattamento è troppo lungo, dispendioso e di rado coronato da successo; in questo caso, è meglio non intraprenderne la cura, e consigliare al proprietario disfarsi dell’animale e venderlo pel macello.

  1. Vegetazioni ficose, che tengono della natura del fico.