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vine, tanto a causa della troppo lenta azione del fuoco a produrre i suoi effetti, quanto perchè havvi vantaggio in queste circostanze ingrassare gli animali e condurli al macello.

Un mezzo ancora poco conosciuto, ed al quale riccorrono certi pratici per sollecitare la cura della distorsione e sovrattutto per prevenire nuovi stiramenti, consiste nel fissare i due unghielli insieme, in modo d’annullare ogni movimento parziale; a questo scopo, servisi d’una piastra di ferro, o d’una correggia di cuojo, stretta e forte; potrebbesi anche combinare l’impiego simultaneo di questi due mezzi. La piastra che può essere di tolla od essere fabbricata sull’incudine, s’attacca all’orlo esterno d’ognuno degli unghielli con chiodi sottili, e tiene così i due zoccoli avvicinati. La correggia, che per essere convenientemente fissata, deve portare un fermaglio ad una delle estremità, si contorna sugli unghielli, e li mantiene strettamente uniti; pria di procedere all’applicazione di questa correggia, è necessario praticare all’orlo convesso e vicino alla punta d’ogni zoccolo un intaglio o scanalatura, suscettibile di contenere i giri inferiori del laccio. Dobbiamo a Maillet, già menzionato, la cognizione di questo modo contentivo degli unghielli, nel caso di distorsione al nodello; comunicandoci questo mezzo, Maillet assicurò essere egli stesso stato testimonio dell’impiego di questo processo, averne riconosciuti e constatati i vantaggi.