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offre una superficie vellutata nel rimanente di sua estensione.

L’apparecchio vasculare del piede del bue offre la medesima disposizione generale come nel cavallo, le sue principali differenze fannosi rimarcare al dissopra degli unghielli. Così le arterie (fig. 3, a, a, a) sono profonde e regnano nell’intervallo delle ossa del pastorale e della corona ove attraversano lo strato adiposo interdigitato: arrivando ad ogni unghiello, si dividono in due rami, dei quali l’uno, anteriore o preplantare, s’impianta nell’interno dell’ultimo falangeo; l’altro, posteriore o plantare, s’insinua sotto il cuscinetto plantare e gli sommhistra una o due ramificazioni finissime. Oltre queste divisioni, i piedi anteriori portano un’altra piccola arteria, la quale discende e serpeggia lungo l’orlo anteriore del solco.

Le vene provenienti dagli unghielli, formano due grossi rami poco profondi (fig. 3, b, b, b), situati in lungo sotto l’integumento e nel mezzo della faccia posteriore della dita. In seguito a corse forzate ed a certe riprensioni, questi vasi venosi acquistano grande sviluppo, divengono molto ramosi, sinuosi e sembrano moltiplicarsi. Bisogna anche osservare che i piedi anteriori presentano, lungo la faccia anteriore delle corone e delle pastoje, due o tre grosse ramificazioni venose, le quali, nell’ordine della circolazione, corrispondono all’arteria principale di questi stessi piedi.

L’ugna dello zoccolo difalange è bianca o nera, generalmente meno compatta, meno dura e molto