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3° I rottami (tessons) di vetro o d’altre materie di questa sorta, siccome pietre acute e taglienti, producono lesioni, poco differenti da quelle cagionate dalle scheggie e dai chiodi da strada. Secondo la loro forma e la forza colla quale sono introdotti, questi rottami determinano punture, piaghe semplici o contuse, leggieri o penetranti.

Gli accidenti dei quali trattasi, annunciansi tanto colla claudicazione e col dolore che imprimono, quanto coi disordini ai quali danno luogo. Allorchè sono leggeri, fanno fingere o zoppicare il cavallo, il più di sovente senza esterna apparenza di lesione, a meno che il corpo vulnerante non sia ancora impiantato nel piede, o che la ferita prodotta non presenti una certa ampiezza. Allorchè vi ha formazione di ascesso sotto l’ugna, o che la materia purulenta si trovi ritenuta nell’interno, il piede è doloroso e caldo; anzi esiste alle volte intumidimento, tanto della suola, della forchetta, dei talloni, quanto in queste tre regioni nel medesimo tempo. Le punture ed esfoliazioni dei tendini cagionano ordinariamente un considerevole intumidimento, molto dolore, e spesse volte febbre locale; se l’espansione del tendine perforante venne attraversata dal chiodo, vi ha scolo di sinovia la quale mantiene la fistola e la zoppicatura. Tutte le volte che il corpo straniero offese una delle ossa del piede, questo stato di gravità distinguesi pel dolore vivo e permanente, per la contrazione fortissima nella quale l’animale tiene costantemente il piede ammalato, senza prendervi so-