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golari, costituiscono egualmente il falso quarto. Questo genere d’alterazione è naturale od accidentale; nel primo caso, dipende dalla cattiva qualità del corno, essendone anzi un esito inevitabile ed incurabile. Il falso quarto vien detto accidentale tutte le volte che proviene da una causa indipendente dalla natura dell’ugna: così la riprensione, i giavardi incoronati, le fistole, le ulcere alla corona, e le cattive ferrature possono dare origine a questo accidente e renderlo più grave.

La cura del falso quarto varia secondo il grado in cui si trova portata la deteriorazione; consiste principalmente nell’uso ben ragionato della ferratura, la quale, essendo male combinata o male praticata, produrrebbe risultati molto spiacevoli ed aggraverebbe l’alterazione. Tutte le volte vi ha possibilità di stabilire un punto d’appoggio sulla forchetta, il falso quarto richiede un ferro a tavola, il quale deve, secondo i casi, avere tronco il gambo dal lato del male, od essere intiero; la borditura sarà sempre data in modo di far portare la tavola sulla forchetta e sollevare il quarto alterato, affine lasciargli libertà di rassodarsi (Tav. III, fig. 20 e 22). Il falso quarto scacciato da un avalura lodevole proveneniente dall’ugnatura, richiede frequenti ferrature, come pure l’applicazione di sostanze grasse od altre sostanze capaci di mantenere l’elesticità dell’ugna e favorirne l’accrescimento. Importa eziandio tener l’ugna assottigliata, affine d’impedire le compressioni, suscettibili di ritardare o contrariare la formazione del nuovo