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riferrare l’animale, il quale fu restituito al proprietario li 8 aprile.

Le riprensioni cagionate dal soggiorno nella scuderia o dall’uso di certi alimenti devono essere combattute, non solo colla sanguigna e coi topici indicati, ma eziandio coll’amministrazione interna di sostanze capaci d’eccitare vivamente il tubo intestinale e produrre una favorevole derivazione. I clisteri ed i purganti, combinati secondo la gravezza del male e secondo il temperamento del soggetto, soddisfano più di sovente l’indicazione di cui trattasi. L’acqua fredda, molto salata, e data tanto in clistere che in bevanda, produce alle volte felici risultati; deve anzi essere preferita ai purganti, tutte le volte che si avrà a temere l’azione di queste ultime sostanze sulla mucosa intestinale.

Le riprensioni croniche sono sempre ribelli, anzi di sovente incurabili. Se ne può tentare la guarigione colle frizioni risolventi e leggermente irritanti al nodello, alla pastoja ed alla corona; con cataplasmi emollienti ed alquanto risolventi attorno al piede; coll’amministrazione interna di medicamenti scielti, combinati e proporzionati allo stato dell’animale anmalato. Se vi ha debolezza, gli amari e la china-china possono riescire vantaggiosi; se esiste febbre e molto calore interno, si ricorrerà ai diluenti ed agli antiflogistici. Tutte le volte che una nuova sostanza, fibrosa o cotennosa si è formata sotto l’ugna, e tende a sollevare il corno e deviare l’osso falangeo (triangolare) diviene urgente sbarazzare il piede da que-