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cioè la separazione del quarto dello zoccolo che cuopre la cartilagine da esportarsi. Effettuata questa, prima operazione siccome venne prescritto, procedesi alla disunione della cute colla parte della fibrocartilagine che ricuopre, e servesi perciò, d’una foglia di salvia a doppio tagliente, la cui convessità sia rivolta all’infuori. S’incomincia ad innoltrare tra queste parti lo stromento, che in seguito portasi ora avanti, ora indietro, fintantochè siasi giunto a scoprire tutta la superficie della fibro-cartilagine. Eseguendo i movimenti all’indietro, bisogna avere la precauzione di dirigere all’indentro il tagliente dello stromento, affine d’evitare la sezione della cute; si avrà egualmente cura di non agire molto colla punta, senza di che corresi rischio introdurla a tra verso gli integumenti. La fibro-cartilagine essendo compiutamente messa a nudo, se ne effettua l’ablazione con le foglie di salvia semplici1 e col soccorso d’una pinzetta a denti di sorcio; servesi anche di uno o due uncini piatti e bottonati, coi quali rilevasi la cute, onde avere maggiore prontezza nel l’operare. S’incomincia ordinariamente coll’esportare tutta la parte posteriore della cartilagine, la quale amputasi in due o tre colpi di stromento e che puossi staccare prima dalla parte anteriore con una

  1. È di molto rilievo l’avere due sorta di foglie di salvia semplici: le une, forti, servono ad amputare la maggior parte della cartilagine; le altre, piccole, sottili e strette, sono molto vantaggiose allorchè giungesi contro la capsula sinoviale ed il legamento articolare laterale anteriore.