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§ 11.° fratture del primto e secondo falangeo.

Non entreremo in nessuna particolatà sopra queste specie d’accidenti, comuni a tutte le ossa; diremo soltanto che non è sempre possibile ottenere una guarigione perfetta e che la loro cura può bene spesso cagionare spese molto superiori al valore del l’animale. Allorchè la frattura è semplice, se ne può sperare la guarigione, e se il cavallo è di qualche valore, bisogna tentarla con speranza di successo, a meno che l’animale troppo vivo, troppo impaziente, o cattivo, non permetta l’applicazione dei bendaggi convenienti in simili casi. Tutte le volte che l’accidente trovasi complicato e che l’osso sia fratturato in più parti (frattura comminutiva), ciò che si riconosce mediante un esame severo, la cura non può essere che incerta, lunga, dispendiosa ed incompleta, il trattamento non farebbe in allora che aumentare le perdite, ed è meglio far uccidere l’animale. Le belle cavalle suscettibili d’essere impiegate alla riproduzione meritano però qualche sagrificio, e non dovrebbero venire abbandonate che quando la soluzione di continuità non lasciasse veruna speranza di guarigione, benchè incompleta.

Mettere le estremità della frattura in contatto immediato, mantenerle così avvicinate ed impedire ogni qualsiasi movimento delle une sopra o contro le altre, tali sono le indicazioni da soddisfare per giungere a guarire la frattura di cui intraprendesi il trat-