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ne dolori vivi, i quali pregiudicano vieppiù ai movimenti del cavallo. I colpi portati alla corona, certe distensioni forzate dei legamenti articolari, sono accidenti ai quali si attribuisce comunemente lo sviluppo della formella, ma queste cause non sono per la maggior parte che supposte.

Fino ad ora non conosciamo alcun mezzo proprio a guarire la formella passata allo stato osseo; la cauterizzazione comunemente impiegata, non fa che rallentarne i progressi1. Quando il tumore è ancora molle, se ne può sperare la guarigione, soprattutto se si fa uso ben ragionato e saviamente combinato di frizioni spiritose o mercuriali, del fuoco, dei vescicanti, del miscuglio di sublimato colla trementina. La cauterizzazione inerente e penetrante può bensì produrre in certi casi la fusione di questa esostosi; ma ha l’inconveniente di determinare spesse fiate la caduta d’una porzione d’integumento assai estesa, la carie della fibro-cartilagine dell’osso del piede, persino l’a pertura dell’articolazione dell’osso del piede colla corona.

  1. Un pezzo di sublimato corrosivo applicato e mantenuto sull’esostosi messa a nudo potrebbe bensì determinarne la fusione; ma sarebbe impossibile limitare l’azione di questa sostanza, i cui guasti sarebbero più pericolosi della malattia stessa.