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lo spurgo, rimane di sovente un intumidimento cronico, spiacevole alla vista e suscettibile d'impedire i movimenti dell'animale; verrà questo combattuto col fuoco, coi vescicanti, o meglio ancora con un miscuglio di sublimato corrosivo in polvere (deuto cloruro di mercurio) e trementina,1 il quale miscuglio irrita meno la cute che le cantaridi, ed agisce più efficacemente sugli intumidimenti indolenti. Tutte le volte che questa affezione è di vecchia data, bisogna cominciare collo stabilire un punto di derivazione col mezzo di setoni; dopo che combinasi l'impiego dei topici astringenti coll'uso interno di sostanze diuretiche, siccome sal nitro (nitrato di potassa) e resina in polvere2. È anzi necessario, se l'affezione è grave e ribelle, amministrare polveri amare coi diuretici, come pure somministrare di tempo in tempo dei purganti, i quali devono sempre compiere la cura. Le preparazioni antimoniali, marziali, solfuree, mercuriali ed altre, sono egualmente preconizzate per combattere lo spurgo alle gambe; si possono combinare od alternare colle polveri diuretiche ed amare.

  1. La proporzione ordinaria è di un grosso per un'oncia e mezza di trementina fina. Il miscuglio si opera in un vaso con una spatola di legno, e l'applicazione deve aver luogo immediatamente. Se si vuole rendere questo miscuglio più attivo, basta aumentare la dose del sublimato; ma si arrischierà produrre la caduta dei peli.
  2. Si può ogni giorno, essendo digiuno l'animale, somministrar gli due once di ciascuna di queste sostanze, colle quali si compongono degli oppiati. Le proporzioni devono però variare a seconda della grandezza e forza del soggetto.