Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/29


- 27 -

ma, e la riconoscenza, poichè avevami prodigato Elvira tutte le cure, che la più tenera amicizia avesse potuto combinare con la debita modestia, e riservatezza; esse eran prodotte da un sentimento del cuore anche più attivo, e potente dell’amicizia; io mi rammentavo averle veduto gli occhi bagnati di lacrime in varj momenti in cui disperavasi di mia salute nei più fieri insulti del male. Altronde questa era la prima volta che io conoscevo l’amore all’età di anni trenta, mentre il desiderio di ristabilire il debole patrimonio della mia casa, rendevami del tutto consacrato agli affari. Questa tenera inclinazione del cuore, che forzavami ad amare Elvira, era pura, ed innocente, e tale sembravami sicuramente esser quella di Elvira nella bella età di anni diciotto; tanto più doveva dunque esser veemente il mio affetto, come possente in lei pure lo scorgevo, sebbene non me lo avesse mai precisamente svelato.

Venne accidentalmente un momento di libertà; se ne profittò ambedue per una re-