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quel momento trascurato, credendolo derivante semplicemente da simpatica inclinazione, facile a superarsi.

Io volevo non ostante vincer me stesso, e forse mi sarebbe allora riuscito; ma che? una fiera malattia sopraggiuntami impedi la mia partenza, e allontano la probabilità della guarigione del mio spirito. Stetti fra pochi giorni in forse della mia vita, avendo degli umori maligni reso infetto tutto il mio sangue; e soppressi allora i sentimenti tutti terreni, mi ero alla meglio preparato al funesto passaggio fino che potei esser presente a me stesso. Cominciò in seguito fortunatemente il mio miglioramento, ed entrai dopo oltre un mese in convalescenza, che fu anche più lunga della malattia, per il massimo abbattimento sofferto delle mie forze

Questa convalescenza servi per altro a determinare in me un reale, positivo, e violento trasporto per Elvira; io non potevo più sperare di vincerlo, nè me ne curavo punto: egli era fondato sopra la sti-