Pagina:Giovanni Botti, I boccali di Montelupo.djvu/22


20

limento, ed essendo altresì variate le sue circostanze, formò sopra di me altro progetto, e mi richiamò in sua casa nell’età di anni venti, quando appunto cominciavo a inoltrarmi nello studio delle scienze più sublimi, per le quali avevo concepito genial trasporto.

Dette a ciò motivo la divisione che volle fare il mio zio Coriolano con mio padre, del patrimonio fino allora comune fra le due famiglie. Coriolano non aveva che un figlio, e mio padre tre, cioè Filippo mio fratello maggiore, Clotilde nostra sorella, e me. Questa disparità di famiglia, e la circostanza anche più aggravante di aver mio padre, per le disposizioni di un respattivo loro zio, morto di recente, una sola terza parte dal patrimonio, trassero Coriolano a quel passo assai per lui vantaggioso, e posero mio padre in stato di comodità men che mediocre.

Trovossi mio padre sconcertato poi d’avvantaggio par il matrimonio, che seguì poco dopo della Clotilde; e fu allora che risolvè porre in commercio tutto quel tenue patri-