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-Vol- dicevami frattanto Eusebio, - osserverete esser questa una Casa povera, e ristretta, ma assicuratevi, che è tutto all’opposto il cuore degli abitanti di essa, poichè tutto quel poco, che contiene, è certamente a vostra disposizione. Quando voi siete qui non dovete che parlare in ciò che vi abbisogni, come se foste in casa vostra: tanto io, che la mia governante additandomi una vecchia pulita, e piuttosto galante, che ci precedeva - saremo sempre pronti al vostri cenni. Noi meniamo qui una vita quasi affatto pastorala, della quale però sono per questa parte contento, perchè avendo qualche poco conosciuta la filosofia, so bene che una vita così ritirata può avere la sue amarezze, ma saranno queste sempre più tenui, e rare, che vivendo nel gran mondo; e felicità - indicandomi la stessa donna - ne è pur contanta, perchè essendomi stata compagna pazientissima in una parte delle mie disavveuture, ha l’abitudine ormai di uniformarsi alla mia maniera di pensare, di praticare la stessa imperturbabilità nei sinistri eventi, u di adattarsi sempre alle circostanze.