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scuola italiana potrá avere un solo indirizzo senza scapito delle sue franchigie. Or qual è, qual può essere questa idea e forinola generatrice se non quella di creazione? Essa da un lato esprime la proprietá piú pellegrina della nostra stirpe, come ho provato altrove, giacché l’Italia è la nazione creatrice di Europa negli ordini religiosi, intellettuali, civili 0). Dall’altro lato è il principio supremo della filosofia e di tutto lo scibile; ondeché il fatto distintivo della nostra nazionalitá viene a essere tutt’uno coll’idea fondamentale della scienza, dalla quale medesimezza provengono i privilegi del primato italico. Imperocché il principio di creazione, avendo come assioma scientifico un valore assoluto, non può come forma specifica del genio italico avere un pregio di relazione semplicemente, e ci conferisce un vantaggio intrinseco dagli altri popoli ; nel che la deduzione scientifica si accorda a maraviglia coll’ istoria.

Il principio di creazione comune alla filosofia e al cristianesimo è il fondamento naturale dell’accordo che corre tra le speculazioni e le credenze. Ma siccome qual dogma rivelato non dipende dalla filosofia, cosi quale asserto speculativo non dipende dalla religione, imperocché non solo è immediato allo spirito, ma forma per cosi dire la base, la tela, la sustruttura di tutto il conoscimento. La filosofia che su di esso riposa è dunque pienamente libera e distinta dalla religione, e come tale ella può servir di scorta alla scuola italiana, qualunque sieno le opinioni teologiche de’ suoi seguaci. Discorrendo di filosofia in proposito di politica, non intendo giá mica di asserire che ad essere valoroso statista sia d’uopo avere studiate le figure del

(i) Vedi il Primato, passim. «Hèritière directe dcs traditions et des grandeurs du monde ancien, /’ Italie ouvrit au reste de l’Europe l’entrée de la civilisation et lui en offrit les premiers modèles en toni gerire. Terre des arts et de la Science, lorsque leur culture renaquit, elle fui aussi la terre de la libertè aux èpoques oú sa gioire brilla du plus vif èclat, oii son génie resplendit comme un phare dans les tinèbres du moyen Age. Il n’est pas une nation moderne qui ne Henne d’elle originairement le germe au moins de ce que l’humanitè possedè aujourd’hui de plus pricieux, de plus ficoiui, de plus ile vè, pas un peuple qu’elle n’ait allaité, qui ne la doive vénérer comme sa mère: alma inater» ( Corniti démocratique frane aisespagnol-italien — Le national, 17 aoút 1851).