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la forza divinatrice dell’ingegno prevale ai documenti esterni e ai favori della fortuna! Se nel gran capitano ma infelice politico ne fosse stata una stilla, egli avrebbe almeno assunto il patrocinio delle nazioni, in vece di spendere quindici anni di potenza a combatterle e disfarle per ogni dove. La sola nazionalitá italica saria bastata a ristorarlo disfatto e porlo in cielo trionfatore, e nei disastri degli ultimi anni potea supplire alla plebe parigina come strumento opportuno di riscossa e di salute. Ma l’orgoglio e l’imprevidenza ne lo distolsero; e ben gli stette, ché il vecchio nemico e violatore d’Italia, sua prima patria, non meritava di liberarla né di restituirle quel primato, che è l’impresa piú gloriosa e la mira piú eccelsa a cui possa poggiare nei moderni tempi l’ingegno civile e creatore.

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