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68 del rinnovamento civile d'italia


i primi da buon tempo innanzi sconfortavano coi loro discorsi i soldati dal cimento e che i secondi, intesa la rotta, tumultuarono a Genova, in apparenza per cancellar l’onta di Novara, ma in effetto per secondare il Mazzini e introdurre la repubblica in Piemonte. Fra gli autori o i cooperatori di cotal subuglio alcuni (e piú di tutti Giuseppe Avezzana) fecero segno di animosa prodezza, laddove altri verificarono la sentenza del Guicciardini : che «il mettersi in fuga i primi è l’uso dei fuorusciti»1.

I ministri di Torino non diedero in quei frangenti alcun saggio di quel vigore che si doveva aspettare da uomini i quali pochi giorni innanzi erano stati cosi arditi e sicuri. Chi vorrá credere che non richiamassero a tempo le truppe di Alfonso della Marmora, il quale, se fosse giunto in sul fatto, avrebbe potuto rivolgere la fortuna come Luigi Desaix a Marengo? e che errassero persino nel maneggiare il telegrafo? Se il tema fosse stato men tristo, il tenore dei bandi notificativi dell’infortunio avrebbe mosso a riso; ma degno di eterno pianto fu il procedere verso Brescia. Ai 20 di marzo «giungeva nella fremente cittá un messo spedito dalla commissione insurrezionale di Torino, il quale portava le istruzioni del generalissimo Chrzanowski col piano dell’insurrezione lombarda e coll’ordine che si dovesse incominciare il moto pel 21 di marzo»2. Perché non differire almen tanto che si vedesse ove inclinava la fortuna? L’esito delle armi campali era piú che incerto eziandio ai confidenti, e l’indugio di un giorno non potea tanto nuocere allo scopo che piú non importasse il preservare la cittá magnanima da un’inutile carnificina. «La notizia dell’armistizio di Novara giunse a Brescia il 29 di mattina e parve cosi enorme e fuori del verosimile che nessuno poteva crederla vera. Arrivarono diversi messaggi che confermarono l’abdicazione di Carlo Alberto, ma alcuni poi dicevano che Chrzanowski aveva combattuto e vinto Radetzky»3. Altre false novelle pervennero ai 30 del



  1. Stor., i, 3.
  2. Fossati, Dell’insurrezione di Brescia nel 1649, ap. Pepe, L’Italia ecc., p. 168.
  3. Ibid., p. 173.