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36 del rinnovamento civile d'italia


Insomma Francia e Roma sono due nazioni e patrie diverse; Piemonte e Toscana sono due provincie appartenenti a una sola nazione e ad una sola patria, e l’azione dell’uno verso l’altra non può offendere l’autonomia nazionale, perché versa nel giro della nazionalitá stessa. Lascio stare che i francesi entrarono negli Stati ecclesiastici a bella posta per ispegnervi la libertá e violarvi l’indipendenza, dove che i subalpini sarebbero iti in Toscana per proteggere entrambe e rimediare che altri non venisse di fuori a manometterle e calpestarle.

Queste dottrine sono cosi chiare, certe, inconcusse, che non si possono impugnare senza volgere in dubbio i principi pivi evidenti del giure moderno intorno all’essenza e ai diritti delle nazioni. Non sará tuttavia inopportuno il chiamare brevemente a rassegna i sofismi allegati in contrario.

— Lo Stato toscano è distinto e indipendente dal sardo; questo adunque non avea alcun diritto di dargli legge. — Distinto e indipendente si bene, ma non in modo assoluto, e però subordinatamente alla nazionalitá comune, che è il diritto supremo e fondamentale. L’autonomia propria dei vari Stati, dovendo sottostare a quella della nazione, cessa ogni volta che il bene di questa lo ricerca; e il giure particolare vien circoscritto dall’universale. Non si può impugnare questa conclusione senza far buoni i capitoli di Vienna, i quali, troncando ogni nodo reciproco degli Stati italici, assegnano a ciascuno di essi l’indipendenza propria delle nazioni; cosicché, verbigrazia, la Toscana tanto è straniera verso il Piemonte quanto verso la Francia. Ma in tal caso Carlo Alberto non potea muover guerra al Tedesco per affrancare la Lombardia. Se l’intervento meritò lode sul Po inferiore non si potea biasimare sull’Arno, atteso che qui era ordinato a impedire gli austriaci di entrare, come lá a costringerli di uscire. E il Piemonte operava in amendue le occorrenze come braccio della nazione; cosicché se la Toscana era indipendente da esso considerato come dominio particolare, gli era soggetta come a Stato egemonico, avente il carico della guerra patria e investito a tal effetto di un potere universale. Il qual potere non era certo illimitato, ma tanto si distendeva