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20 del rinnovamento civile d'italia


sostituirono i municipali governi alla politica nazionale. Dall’altro lato ella si divide da coloro che vorrebbero sviare il moto italiano da’ suoi principi e metterlo per un sentiero diverso, impossibile o funesto. Questa, o signori, è la nostra forza; questa, se riusciam nell’intento, sará la nostra lode, atteso che ogni ministero che avesse un indirizzo diverso dal nostro dovrebbe essere necessariamente demagogo o retrogrado»1.

Parve ai democratici che, assegnando tali confini, io volessi tarpare le ali alla fortuna; e un giornalista mi accusò di poco accorgimento, quasi che gli eventi avessero eccedute (cosi disse) le mie previsioni. I fatti ben tosto mostrarono chi fosse indovino e avesse ben misurate le condizioni presenti e avvenire. Ché se piú mesi prima, quando tutto correva prospero, io aveva antiveduto il rovescio, come avrei potuto sperar meglio quando entrai ministro? mentre lo stato di Europa era giá peggiorato notabilmente: i tardigradi aveano ripreso baldanza, i principi le forze loro ed erano secondati dagli sbagli infiniti dell’altra parte. Cosicché i puerili e spensierati tentativi dei puritani, in vece di ravvalorar la fiducia, doveano spegnerla e rendevano vie piú certi i disastri da me annunziati. Io non dico queste cose per vantarmi, ma per mettere in chiaro l’unitá della mia politica e come ben mi apponessi, e prima e poscia, circoscrivendo il Risorgimento nei termini sopraddetti. Cosi fosse piaciuto a Dio che i democratici avessero avuta l’antiveggenza e la costanza medesima e che i miei colleglli, i quali approvarono le dette parole, non le avessero a poco andare dimenticate!

Il nostro primo atto fu di spedire in diligenza Massimo di Montezemolo e il vescovo di Savona al pontefice, condolendoci degli ultimi casi, offrendogli l’opera nostra per aggiustare le sue differenze col popolo romano, innocente delle furie e degli eccessi di pochi fanatici, ed esortandolo a tornare in Roma, desiderosa di giusta composizione, come risultava dalle pratiche che ivi noi facevamo allo stesso effetto. E siccome i disordini e i lutti recenti noi permettevano senza che la sua dignitá e persona fossero



  1. Operette politiche, t. ii, pp. 325, 326.