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libro secondo - capitolo primo 193


l’accessorio diventa accidentalmente principale, non giá come fine ma come spediente richiesto a sortirlo; e che quando una maniera di Stato è restia ai progressi voluti dal tempo e incapace di soddisfare ai bisogni universali, uopo è mutarla e ricorrere a una forma novella che faccia piú a proposito, se non altro come piú vergine e non impegnata né connaturata al regresso dalla forza delle tradizioni e abitudini precedenti. Cosí la Francia, ripudiata la monarchia antica e assoluta come troppo aliena dal genio e dalle condizioni dell’etá moderna, assaggiò nello spazio di un mezzo secolo cinque altre fogge di principato civile 1; e tutte avendo fatta cattiva o pessima riuscita, si rivolse alla repubblica. La quale è la riscossa naturale e inevitabile contro ogni monarchia degenere; e se fu spesso in addietro per l’indole dei luoghi e dei secoli temperata ad aristocrazia, oggi non può essere altrimenti che popolare. Il Rinnovamento sará dunque, per ciò che concerne gl’instituti politici, un periodo di gara e di contesa fra il regno e la repubblica; e quella delle due forme vincerá l’altra, che saprá meglio adempiere i desidèri e sciogliere i problemi sovraccennati, vale a dire che sará piú osservante dell’ingegno, piú sollecita della patria comune, piú tenera degl’infelici, e però piú colta, nazionale e democratica. Vedremo altrove da qual lato sia piú probabile il trionfo. Ma ad ogni modo questa cotal tenzone non sará che secondaria, e il compito principale verserá nella guerra dell’ ingegno contro la mediocritá e l’inettitudine, delle nazionalitá oppresse contro i trattati e la forza brutule, dell’uso equo e comune dei beni e delle franchigie sociali contro il monopolio e il privilegio dei diritti e dei godimenti. Circa i quali articoli non si può volgere in dubbio a chi sia per toccare la vittoria definitiva.

Il concetto che sto abbozzando sarebbe troppo imperfetto se non accennassi almeno alla sfuggita le attinenze del Rinnovamento colla religione, la quale, essendo stata uno dei principi generativi della civiltá moderna, dee avere ed avrá gran parte




V. Gioberti, Del rinnovamento civile dell'Italia - ii.

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  1. La monarchia riformata dell’ottantanove, l’imperiale, e la costituzionale del quattordici, del quindici e del trenta.