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libro secondo - capitolo primo 185


canoni economici giustissimi rispetto alla societá nostra di Europa non si potrebbero adattare a un mondo civile differente, qual si è quello, verbigrazia, della Grecia antica o della moderna Cina? In ogni genere di cose le relazioni sono inalterabili finché la materia non varia, ma se questa si modifica mutano pure le relazioni. E però potendosi modificare fino a un certo segno e modificandosi di continuo il soggetto sociale presso di noi, e tanto piu velocemente quanto il moto progressivo è piú rapido, egli è chiaro che le attinenze economiche si diversificano alla stessa guisa; tanto che lo stato nostro presente può differenziarsi dal futuro eziandio non lontanissimo, con intervallo piú grande di quello che corre tra gli schivi di Pelope e gli elleni del re Ottone.

In nessun fatto spicca meglio la riunione dei due coelementi e la natura costante dell’uno, flussibile dell’altro, che nella proprietá; antica quanto l’uomo è indelebile nella sua essenza, ma variabile continuamente e progressiva nelle sue forme, come giá abbiamo avvertito. Il riscatto della plebe nei termini del Rinnovamento si riduce dunque a modificare gradatamente la proprietá senza intaccarla, procedendo non mica per via di arbitrato o dittatura governativa ma per via dell’opinione pubblica e di buone leggi rogate dalla nazione, le quali rendano la trasmissione e la distribuzione successiva di essa proprietá conforme al bene del maggior numero. Questa formola esclude ad un tempo tutte le utopie impossibili o dannose o pericolose, ed esprime non mica un fatto nuovo ma la continuazione di un fatto vecchio, tanto antico e legittimo quanto la proprietá medesima. D’altra parte essa supplisce al difetto di quegli economici, i quali non ammettono altro compenso ai mali della plebe che la concorrenza e la libertá del traffico. L’error di costoro non consiste mica nel rimedio che propongono ma nel crederlo solo bastevole e rifiutar tutti gli altri; il che ha reso le conclusioni negative dell’economia pubblica cosi infauste alle plebi come i trattati del quindici alle nazioni. Anche i potentati di Vienna aveano ragione nelle loro massime conservatrici prese generalmente,