Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 1, 1911 - BEIC 1832099.djvu/88

82 del rinnovamento civile d'italia


l’esercizio a quelle corti militari e straordinarie di cui si scusano eziandio i despoti quando le adoprano. Anch’essa come il governo ha due pesi e due misure; e laddove chi grida «Viva la repubblica» è punito, gli autori di voci, di giornali, di libri sediziosi sono ricompensati. Scandalo unico nelle storie, che uno Stato congiuri e guerreggi di continuo contro se stesso, si proponga per intento la distruzione propria e che gli uomini preposti alla custodia delle leggi ne siano i piú arditi e pertinaci violatori. Coloro che ciò fanno per ristabilire gli antichi ordini non si avveggono che in vece ne scalzano le fondamenta, e che l’opera loro mira a rendere impossibile la monarchia non meno che la repubblica. Imperocché niun governo può aver vita senza l’osservanza degli statuti e dei giuramenti; e se chi dee piú di tutti per lo stato e pel grado porgere l’esempio di tale osservanza la prevarica per odio del governo popolare, non è questo un insegnare al popolo a fare altrettanto a rovina del principato, nel caso che pur si riesca con tali arti a rimetterlo in piedi?

Dalle cose dette si raccoglie che nel primo periodo la democrazia fu padrona del campo, e benché si portasse con esemplare moderazione e facesse alcuni provvedimenti utili, nondimeno si mostrò impari ed impreparata alla gravitá del carico: tentò riforme impossibili, trascurò quelle che si poteano fare, aspirò a una dittatura pericolosa e diede agio a’ suoi nemici di concitare perfidamente il popolo a una riscossa illegale e sanguinosa che le tolse ogni potere e ogni credito. Nel secondo prevalsero i repubblicani moderati, che non fecero miglior prova nel tutelar l’onore e la dignitá della Francia, né si diedero alcun pensiero di sollevare le classi misere; onde anch’essi perdettero la riputazione. Nel terzo il popolo, ricreduto della fiducia posta successivamente nelle due parti repubblicane, la rivolse ad un uomo le cui promesse annunziavano e il nome ricordava un’etá nuova per la plebe, gloriosa per la nazione; e sperò di ottenere sotto il suo patronato i beni della repubblica. Ma in vece di cooperarvi, l’eletto e le classi conservatrici cominciarono, deposta la maschera, a scoprire l’odio che portavano al popolo,