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libro primo - capitolo nono 253


maneggio degli affari esterni, mentre vi ha un ministro patente che ne ha la cura? e che in fine questo ministro clandestino ed incognito contraddica a chi regge notoriamente, decida della pace e della guerra, stringa egli solo un accordo coi potentati forestieri, e faccia insomma uno di quegli atti solenni che mutano la politica di un paese e richieggono per l’importanza loro la deliberazione e il voto di tutto il Consiglio? Se i gesuiti fondassero un governo costituzionale, potrebbero intenderlo e praticarlo a questo modo. Piú brutta e indegna prevaricazione degli ordini liberi non si ricorda nelle storie; e i municipali, consacrando in tal modo le primizie del vivere civile in Piemonte, mostrarono qual concetto abbiano della libertá e della legge. Invano poscia ricorsero alla necessitá per giustificarsi, la quale non può mai legittimare o scusare la frode né l’impostura. E tanto è lungi che la salute del Piemonte dovesse nascere dalla mediazione, che questa fu anzi la rovina d’Italia e lo sproposito piú massiccio in cui sieno incorsi i rettori di quella provincia.

Ottavio di Revel non ignorava l’enormezza di tal procedere quando ai 26 di ottobre, con una sinceritá che è degna di lode, confessava al parlamento di aver «rischiato il suo capo»; perché in vero in ogni paese bene ordinato un tale eccesso basterebbe se non altro ad uccidere politicamente il suo autore. E non si accorgeva di giustificare colle sue parole ciò che io avea detto generalmente due mesi innanzi, quando l’arcano non era ancora svelato. «I popoli servi hanno almeno il vantaggio di avere un sol reggimento: noi liberi ne abbiamo due fra loro contrari. L’uno di essi è palese e legale, l’altro occulto e fazioso; ma questo prevalendo a quello nel fatto, ne segue che la nostra costituzione è un’ombra e che le sètte in realtá ci governano... Quanto i rettori che testé uscirono di carica avessero l’indirizzo dei negozi ond’erano mallevadori, non fa mestieri ch’io ’l dica. Gravissime e capitalissime quistioni vennero agitate, discusse, decise senza loro saputa: la mediazione fu per tal modo sostituita al sussidio francese, i prigioni di Stato rilasciati, un armistizio politico indegnamente concluso, la proposta