Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 1, 1911 - BEIC 1832099.djvu/182

176 del rinnovamento civile d'italia


come altrettante specie ovvero come individui nel mondo dell’arte. In quanto tengono dell’individuale esse debbono morire, in quanto hanno dello specifico possono immortalarsi. Ora siccome negli ordini naturali l’individuo perisce ma la specie si perpetua colla generazione, cosí le instituzioni perennano mediante le riforme che son quasi la rinascita loro. Ma l’individuo non potrebbe generare se non avesse il germe della specie e il vigore di attuarlo; similmente un instituto non può durare quando non ha in sé il principio del proprio rinnovamento o è troppo decrepito e caduco da poterlo ridurre in atto. Di che séguita che quando è buono ha in sé cotal germe, e che quindi le riforme acconcie a migliorarlo ed ammodernarlo sono consentanee alla sua natura. L’epoca genesiaca delle instituzioni contiene e determina il loro corso avvenire, il quale procede con leggi cosí fisse e immutabili come il crescere degli animali e dei vegetabili. Ma se la riforma è un incremento organico di quelle, vano è il tentare di mutarne l’essenza; onde chi vuole, verbigrazia, che la repubblica tallisca sul tronco della monarchia assoluta si adopera a far nascere la palma dalla quercia. Vero è che anche le specie naturali si modificano a poco a poco, e secondo alcuni dotti la modificazione può esser tale, coll’andar dei secoli e le vicissitudini geologiche, che divenga trasformazione. Ma siccome questa in ogni ipotesi non può aver luogo di tratto e richiede il lento influire dell’ambiente e della coltura, similmente le instituzioni non possono trasformarsi se non passando per la via del mezzo. Cosí il dominio dispotico ha d’uopo del costituzionale per dar luogo a repubblica bene ordinata; e se si tenta il trapasso repentino da un estremo all’altro, o la mutazione non dura, o la civiltá ci scapita senza che il vivere libero se ne vantaggi.

Ogni riforma importante suole constare di tre capi: ritirando l’instituzione a’ suoi principi, accomodandola alle condizioni correnti, indirizzandola e abilitandola a ulteriori progressi. Col primo di questi moti ella mira al passato e si fonda nella tradizione, col secondo al presente ed è sperimentale, col terzo all’avvenire ed è anticipativa; tanto che ella viene ad abbracciar