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bene... Dev’essere però del genere di questo.» E allora suonerete il pezzo intorno al quale avete lavorato da sei mesi. Se vi accade di non poter continuare, dite pure che non vi ricordate del resto. Al violinista. Lavorate sempre col braccio teso dalla spalla in giù. Fate di acquistare la maggior destrezza di maneggio; il tono è di secondaria importanza. L’uso della pece, greca — o «colophane» — è una pessima abitudine. Lasciatela. L’archetto deve essere tuffato ogni tanto in olio extra-fine; ciò gli dà morbidezza ed impedisce lo staccarsi dei crini. Tenete il violino in un luogo freddo ed umido. È madornale errore l’accordare l’istrumento più d’una volta al mese. Non dev’essere necessario. Un simile abuso dà al violino delle cattive abitudini. All’organista. Suonate i soli pedali col piede sinistro, e adoperate le ginocchia il meno possibile. Si ottiene ben soventi un effetto favorevole tirando i registri press’a poco a metà. Fate uso sempre delle «combinazioni» sole... Improvvisate spesso; secondo le leggi dell’armonia, se possibile — ma, in ogni caso, improvvisate. Ricordatevi che la voce umana è un punto ammirevole d’organo. Al compositore. Per avere un’ispirazione del tutto originale, esaminate i lavori d’altri compositori. Scrivete, dapprima, il vostro spartito in facile tonalità — poi, trasportatelo nella più diffìcile e la più imbrogliata che possiate trovare. Mettete gran quantità d’accordi, possibili a suonarsi da gente che abbia mani gigantesche. Ricordatevi sempre, che, quanto più la musica è diffìcile, vieppiù luminoso è il genio del compositore. Date a ciascuna composizione un titolo in lingua straniera; per tal modo vi si crederà conoscitore delle lingue di cui adoperate le parole. Morto o vivo ch’egli sia, non ammettete mai la superiorità di un altro compositore. Al direttore d’orchestra. Pigliate delle lezioni di nuoto e imparate a battere i tappeti. Abbiate la maggior cura della vostra toeletta — polsini, colletti e guanti — sopratutto: capelli all’indietro; e ricordatevi bene che i polsini ed il davanti della vostra camicia non sono mai abbastanza esposti. Picchiate vigorosamente sul leggìo e fate tsg... — tirando in lungo il segno dello smorbato. — Ciò distoglie l’attenzione del pubblico dalla musica — per portarla sul direttore d’orchestra. Alla fine di ciascun pezzo, tergetevi la fronte, ve ne sia, o no, il bisogno. Minacciate ogni tanto il contrabasso ed il tamburo agitando verso di lui la vostra mano sinistra: ciò annienta la loro vanità. Se avete lunghi capelli, gettateli indietro con graziosa mossa della testa, alla fine di tutti i passaggi un po’ difficili, poiché siffatto vezzo fa ricordare all’uditorio, che il merito è vostro. Se siete fregiato di un ordine qualsiasi, mettetelo sul vostro abito, grande abbastanza che il pubblico d’una gran sala possa subito vederlo; sedendovi in orchestra sarete applaudito. Se non avete onorificenze, fate indorare un biscottino Peek Frean: il pubblico lo crederà un ordine raro — e il vostro successo sarà identico. Ultime Notizie MILANO, 24 gennaio. — È annunciata per questa sera alla Scala la prima rappresentazione dell’opera Le Villi di G. Puccini, eseguita dalla signora Pantaleoni e dai signori Anton e Menotti. Neuilly. — In età di 93 anni, mori il mese scorso Eustache Bérat — eccellente uomo, ingegno colto e vivace, cannoniere popolarissimo nella prima metà del secolo. Le sue canzoni (di cui scriveva anche le parole) ebbero dei successi favolosi, ed hanno fatto il giro di tutta la Francia. Cantate da lui, che suonava magistralmente di chitarra, avevano un sapore peculiare, un effetto irresistibile. Era anche disegnatore-caricaturista. Nacque a Rouen il 4 dicembre 1791, secondogenito dei 7 figli d’un negoziante. VENEZIA, 23 gennaio. — Teatro Fenice. — Ripresa della Gioconda esito completo. Ripetuto quattro pezzi. Tutti artisti applauditi. Parecchie chiamate alla signora Pierson anche dopo l’opera. Quattro fra gli abbonati che invieranno l’esatta spiegazione, estratti a sorte, avranno cadauno in dono musica da scegliersi fra tutte le Edizioni Ricordi, per un importo non eccedente il prèzzo marcato di lordi Fr. 4, 0 netti Fr. 2. Nell’inviare la soluzione si deve in pari tempo indicare qual’è la musica che si desidera in dono; senza di che non si terrà conto della soluzione inviata. SPIEGAZIONE DEL REBUS DEL N. 2: L’inesperto dicesi novizio. Fu spiegato esattamente dai signori: V. Faccanoni, V. Montalban, E. GilliGabiani, F. Gonio, M. Rolando, G. Da Ponte., P. Reynaud, M. Tornielli Bellini, P. B. Marconi, C. Caccia-Piatti, E. Ramperti, G. Luvoni, Estratti a sorte quattro nomi, riuscirono premiati i signori: P. Reynaud, M. Rolando, G. Luvoni, V. Montalban, E. Benda. Omesso dal Rebus del N. 1: M. Tornielli Bellini. Milano — DITTA GIACOMO AGNELLI — Milano UTILISSIMA PUBBLICAZIONE OVVERO DIARIO STORICO CRITICÒ DEGLI ITALIANI ILLUSTRI per lettere, scienze’, arti, virtù morali, civili e militari ’ COMPILATO DA GIUSEPPE ROBERTI. Bellissimo volume in-16 di circa pag. 900: L. 6 — legato per Strenna: L. y. Opera che bastava a dar materia a tre grossi volumi, ma per comodo degli studiosi fu ristretta a un sol volume. Gli editori credettero di offrire agli educatori ed agli studenti, ed a tutti colóro che si dilettano di studi scientifici, letterari ed artistici, un Manuale di critica e di dottrina non comune che mancava all’Italia, nè per diligenza scrupolosa di ricerche, nè per squisitezza e copia di erudizione è da paragonare con altre opere di simil genere.. Fu poi scopo dell’autore dando colori poetici a’suoi concetti di ridestare nobili sentimenti cosi civili come religiosi, promuovere il culto delle lettere e delle arti, ravvivare la memoria d’illustri filosofi e di eminenti cittadini. È un’opera insomma che dovrebbe trovarsi in tutte le famiglie ove si professi amore all’istruzione, nonché nelle biblioteche, popolari e nelle scuole, sul tavolo d’ogni artista ed insegnante. Editore-Proprietario TITO DI GIO. RICORDI Oggioni Giuseppe, gerente. R. Stabilimento Ricordi.