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16 primo periodo.

vono trovarsi gli avanzi del prode ligure, caduto in una sorpresa di notte fatta dagl’Imperiali su quel villaggio, ove casualmente trovavasi Rossetti.

Passati alcuni mesi in una vita oziosa, eccoci, Rossetti ed io, ingolfati nel commercio. Ma al commercio io e Rossetti non eravamo atti.

Nella guerra sostenuta dalla Repubblica del Rio Grande contro l’impero del Brasile, fu fatto prigioniero Bento Gonçales ed il suo stato maggiore, e come segretario dello stesso presidente della Repubblica e generale in capo dell’esercito, giunse pure prigioniero Zambeccari, figlio del famoso areonauta bolognese.

Rossetti ottenne lettere di corso dalla Repubblica, ed armammo il Mazzini, piccolissimo legno, nel porto stesso di Rio Janeiro.


Capitolo VI.

Corsaro.

Corsaro! lanciato sull’Oceano con dodici compagni a bordo d’una garopera,1 si sfidava un impero, e si facea sventolare per i primi, in quelle meridionali coste, una bandiera d’emancipazione, la bandiera repubblicana del Rio Grande! Una sumaca carica di caffè fu incontrata all’altura dell’Isola Grande, e predata. Il Mazzini fu messo a picco, per non esservi altro pilota da condurlo per l’alto mare. Rossetti era con me; ma non tutti i compagni miei eran dei Rossetti; voglio dire uomini di costumi puri. Ed alcuni, oltre a fisonomie non troppo rassicuranti, si facean oltremodo truci per intimorire gl’innocenti nostri nemici. Io mi adoperava naturalmente a reprimerli, ed a scemare quanto era possibile lo spavento de’ prigionieri nostri. Un passeggiero brasiliano della sumaca, all’imbarcarmi io sulla


  1. Garopera, barca destinata alla pesca delle garope, pesce squisito del Brasile.