che tutti biasimano come origine d’ogni colpa e fomentatrice delle cattive inclinazioni, si siegue senza interrompimento ad amare; e cosí per tutti i secoli si seguirá. Ma io, che non sono avvezzo ad essere ammiratore e seguace delle opinioni di pochi, e credo che il distaccarsi da’ piú non sia sempre il sicuro cammino alla veritá, ho voluto riguardare se la moneta sia veramente una dannosa introduzione, o anzi una perfezione degli ordini della societá civile, che a ben vivere ci conducesse; e, meditando, ho trovato che ella è grande ed utilissima invenzione, e tale, che, non dovendosi i sommi beni ad opera umana attribuire, noi dobbiamo di lei, non altrimenti che del vitto facciamo, rendere umilissime grazie alla divinitá. Al qual conoscimento come io sia pervenuto, piacemi dichiarare in questo capo; ed in tutto il presente libro dell’utilitá e comoditá della moneta andrò ragionando.