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ferenze agrarie autunnali pei maestri elementari ed a dare lezioni serali festive pei contadini. La intenzione era assai lodevole, ma era maggiore della possibilità di arrivare non già allo scopo, ma ad un sembiante di verità; ed anche qui il governo, per non riuscire assolutamente a nulla, non potè esimersi dal venire in aiuto di quinto egli medesimo aveva promosso. Circa ai risultati è da notarsi che le conferenze magistrali mancavano per la più parte di chi potesse conferire; l’insegnamento vi era ma non v’erano gli insegnanti, ove poi il maestro potè parlare si credette in obbligo di spiegar tutta l’agronomia e tutta l’agricoltura in due mesi, in un corso di venti lezioni.

Non si può asserire che tutto sia stato vano qua e là, dove eravi qualche disposizione, qualche risultato si ottenne; ma più spesso quelle conferenze, nelle quali l’insegnamento doveva di necessità condensarsi, e comunicato spesso ad impreparati ed ignari affatto dell’elementare preparazione, riuscì soltanto a destare la curiosità sull’argomento; e se la curiosità è un primo passo al sapere, possiamo dire che il primo passo è fatto. Un risultato molto minore si ebbe dalle lezioni serali date nelle domeniche durante l’inverno. Sono ancor rari tra noi i docenti abbastanza abili nella teoria e nella pratica, capaci di dare con profitto una istruzione agraria popolare, e parlare di cose scientifiche ad un uditorio di contadini analfabeti. Lo sperato vantaggio si ridusse a troppo poco. Epperò, le provincie meglio consigliate non cessarono d’insistere presso il ministero d’agricoltura affinchè, d’accordo con quello della pubblica istruzione, rendesse obbligatorio l’insegnamento dell’agronomia nelle scuole normali, unico e più sicuro mezzo per avere al più presto maestri elementari che propaghino fra le campagne le cognizioni agrarie.

E per intanto si limitarono ad insegnamenti pratici di bachicoltura, di viticoltura, di vinificazione, di frutticoltura, di praticoltura, di allevamento del bestiame, ecc., secondo che l’uno o l’altro di essi fosse di più immediata utilità per un dato territorio.