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Così un terreno che mal si presta alla produzione del grano, perchè trovasi nel terzo stadio, potrà utilmente convertirsi alla produzione di abbondante produzione fogliacea, riducendolo a prato, oppure ad orto. — Questo principio, che è quello che rese necessaria la rotazione, ci mostra eziandio come nella rotazione si possa, per effetto di un dato ciclo di coltivazioni, mantenere il terreno nel secondo stadio, in quello cioè di perfetta relazione tra le sostanze inorganiche ed organiche che la compongono.

L’aereazione non serve soltanto a predisporre i materiali inorganici ad entrare in una prima combinazione cogli organici, ma serve eziandio ed è indispensabile perchè compiansi le ulteriori ed ultime modificazioni che le rendono intaccabili od assimilabili dalle radici. Ove l’aria non giunga e non si rinnova le radici non vanno, ancorchè l’umidità in qualche modo vi giunga; anzi, se le radici d’una pianta vengono ad essere prive del contatto dell’aria, come nel caso di profondi interramenti o di prolungate inondazioni, deperiscono e muojono. Chiudasi repentinamente, ad una pianta in vaso verniciato, il foro collocato sul fondo, e la si vedrà deperire in breve tempo; se poi la caverete dal vaso, troverete alterate, guaste o putrefatte le radici più basse, e solo conservate quelle che erano le più superficiali. Aumentare adunque l’altezza dello strato penetrabile dall’aria è aumentare e favorire la preparazione d’una maggior quantità di nutrimento, nonchè un maggiore e più esteso sviluppo di radici, è finalmente favorire la vegetazione ed aumentare i prodotti.

Il lavoro e la concimazione sono in fine i veri mezzi coi quali si riduce coltivabile il terreno inerte; che si rende produttivo un terreno improduttivo; e che si crea il capitale fondiario il di cui interesse sono i prodotti, i quali rispondono esattamente alla quantità dei mezzi