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capitolo x 147

     perché ti atturi il naso e mostri schivo?
Tu sai che l’uomo nel vostro emispero
piú di noi non è netto ovver giulivo:
     ché egli è un sacco pien di vittupèro,
140e tra gli altri animal che son nel mondo,
vuole in nettarsi maggior ministero.
     Tu sai ch’e’ per la cima e per lo fondo
e dello corpo suo per nove fori
sparge il fastidio, piú che noi immondo.
     145Al sucidume e suoi corrotti umori
per delicanza concorron le mosche,
sí come l’api sopra belli fiori.
     — Trapassa ratto este contrade fosche
— disse a me Palla— e non gli far risposta:
150basta che l’abbi viste e le conosche.—
     Allora mi partii senza far sosta
e vieppiú oltre una gente trovai,
ch’avean la soma in la lor testa posta,
     la qual convien che portin sempremai.