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93 nuvolose. Le più di queste ultime, intentate dagli altri astronomi, furono osservate dall’illustre Herschel, mediante i suoi telescopi. Questo difetto d’istrumenti contese agli antichi di avverare più di sette stelle nella Chioma di Berenice; le sei di quarta grandezza, ed una forse più splendida fra le altre, o più veramente quel gruppo di stelle senza numero e nome. Più numero di quello di Bode osserverà forse Lalande nel suo catalogo di 50,000 stelle, ch’io non posso recare, perché l’opera sua non è compiuta, e perché le sue osservazioni hanno d’uopo di più maturi esperimenti. Abbandonando dunque i cataloghi compilati dopo le diverse osservazioni di diversi astronomi, ci atterremo alle tavole recenti della specola palermitana1. L’astronomo Piazzi, oltre le 43 del Flamsteedio, ne osserva 29, ommettendo le nuvolose e quelle di minima grandezza, perch’ei non curò di annoverare tutte le stelle dell’asterismo, alle quali non si può dare significazioni, bensì di accertare le più cospicue, e con ripetuti esperimenti assegnarne le posizioni, per cui erano in lite i professori di

  1. Praecipuarum stellarum inerrantium positiones mediae ineunte saeculo XIX, Panormi, 1803.