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lungo la francia e l'italia 81


Bologna-a-mare, né mi s’affacciava per anche l’idea ch’io guardava in terra nemica, né l’idea successiva, cioè, che senza passaporto non vi si andava. Ch’io giunga a capo d’una strada e ch’io non mi torni piú savio, quest’è la piú trista maledizione che mi possa mai cogliere. E come poteva io rassegnarmi a tornarmene addietro, io che per istruirmi aveva fatto allora, sto per dire, l’estremo del mio potere? Udendo dunque che il conte de*** aveva noleggiato il navicello, me gli raccomandai che m’aggiungesse alla sua comitiva; né io gli era affatto ignoto. Mosse alcuni dubbi; ma non mi disse di no: bensí che egli non poteva prolungare al di là di Calais il piacere che aveva di servirmi, perché doveva tornarsi a Parigi per la strada di Brusselle; ma che, passato Calais, arriverei senza altra opposizione a Parigi, dove nondimeno io doveva farmi degli amici e provvedere a’ miei casi.

— Purch’io tocchi Parigi, monsieur le comte — gli diss’io, — e andrà bene ogni cosa. — M’imbarcai, né ci pensai piú.

Ma, quando La Fleur mi parlò dell’inchieste del lieutenant de police, l’udirlo e il risovvenirmene fu tutt’uno. Taceva appena La Fleur. c mi vedo in camera l’albergatore con la stessa notizia, e con l’appendice, che si domandava segnatamente il mio passaporto. — E spero — conchiuse l’albergatore — che il signore l’avrà.

— Io? no davvero! — risposi.

A questa dichiarazione il maitre dell’hôtel si ritrasse da me. come da persona infetta, tre passi; e La Fleur, poveretto, mi s’accostò tre passi, con la mossa d’un’anima buona che vuol accorrere al pericolo d’un disgraziato. D’allora in poi il mio cuore fu tutto suo: questo unico tratto mi svelò schiettamente la sua natura, e conobbi ch’io poteva fidarmene a occhi chiusi piú che se m’avesse fedelmente servito sette anni1.

Monseigneur! — gridò l’oste, — ma si ripigliò e mutò stile: — Se monsieur non ha passaporto, apparemment avrà amici in Parigi, i quali glielo potranno impetrare.


U. Foscolo, Prose - in.

  1. «Serviam tibi septem annis. Servivit septem annis». Gen., xxxix [F.].