Pagina:Foscolo, Ugo – Prose, Vol. III, 1920 – BEIC 1824364.djvu/74

68 vii - viaggio sentimentale di yorick


occhiali, li ripose in una custodia di pelle e se li serbò in tasca col libro. Mi rizzai e gli feci un inchino.

Traduci in qual piú vuoi lingua colta del mondo, significa: — Vedi un povero forestiero che viene nel palchetto. E’ pare ch’egli non conosca veruno; e, quando pur soggiornasse sette anni in Parigi, non conoscerà probabilmente veruno, se tutti, a’ quali ei s’accosta, si terranno gli occhiali sul naso: cosí gli si chiuderebbe l’uscio della conversazione formalmente sul viso, trattandolo peggio assai d’un tedesco. —

Né l’ufficiale francese avrebbe potuto dirmelo a voce piú chiaramente; e dov’ei me l’avesse detto, gli avrei tradotto il mio inchino in francese, rispondendogli ch’io apprezzava la sua gentilezza, e gliene rendea mille grazie.

Non so di verun secreto che piú agevoli il commercio sociale quanto l’impratichirsi di questa specie d’abbreviatura, per tradurre in un batter d’occhio i vari cenni delle fattezze e delle membra, e tutte le loro pieghe e lineamenti tradurli in piane parole. Ed io mi ci sono tanto assuefatto, che, girando per Londra, vo quasi meccanicamente traducendo sempre lungo la via; e mi sono piú d’una volta soffermato dietro il cerchio di quelle persone tra le quali non si dicono tre parole1, e donde riportai meco venti diversi dialoghi che avrei potuto scrivere a penna corrente, e giurarvi.

Me n’andava una sera a un concerto del Martini in Milano, e mentre io poneva il piè sulla soglia di quella sala, la marchesina F*** uscivane in furia, e mi fu addosso che appena la vidi: balzo da un lato per darle il passo, e balza anch’essa e dal medesimo lato; e le nostre teste si picchiano, s’ella non si scansa lestissima per uscire dall’altra parte; e la disgrazia mi caccia per l’appunto a ritôrle il passo da quella parte: saltiamo insieme, torniamo insieme, e via cosí, da farci ridere dietro; e le vidi in volto il rossore ch’io sentiva e non poteva

  1. Vedi addietro al cap. xxiv, la postilla alla voce «cerchio» [F.].