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vedono; 2° col carattere morale de’ due individui che contrastano; 3° finalmente con l’interesse che ciascuno de’ due individui ha di dire piuttosto una cosa che un’altra.

Ed in quanto ai fatti, essi sono piú coerenti alle deposizioni del sargente che a quelle del capitano: il primo confessa le ferite date; l’altro non mostra che le ferite avute. Il primo dice di essere stato assalito in piedi e di essersi difeso con vigore: il capitano, al contrario, dice di essere stato assalito seduto ad un tavolino. Ma se i testimoni e tutte le deposizioni sono uniformi nel dire che l’uno e l’altro erano azzuffati e feriti, è molto piú verisimile che questa attitudine provenga piuttosto da un assalto di due individui armati e in piedi che dall’attitudine di un uomo seduto ad un tavolino con le gambe e i ginocchi impediti, con le mani in atto di scrivere, e quindi esposto non solo alle pistole, ma allo stocco dell’assalitore, e nell’assoluta impossibilità di difendersi. Se dunque il sargente avesse premeditato l’assassinio, e se il Gerlini stava, come egli dice, seduto; l’assassinio sarebbe stato maturato con tutte le opportunità. Che se il Gerlini non gli avesse strappato lo stocco, avrebbe avuto bisogno il sargente di ferirlo con la di lui spada?

La seconda norma dei giudici, dipendente dal carattere morale dei litiganti, milita in favore piú dell’accusato che dell’accusatore. L’accusatore allega di essere stato assalito e di non avere né assalito né ferito. L’accusato allega di essere invece stato assalito e ferito, e di essersi difeso col furore repentino della vendetta e con l’intrepidità del coraggio. Fino ad ora l’accusato è piú veritiero dell’accusatore. L’accusatore allega precedenti malversazioni nel suo subordinato, e mostrasi esacerbato contro di lui appunto nel giorno in cui egli deve per giusto decreto pagare il deficit, nato per la sua indolenza. L’accusato allega l’indolenza per molti mesi nel capitano ed il poco amore per l’aniministrazione della compagnia; le ritenute di solito fatte per ordini generali e superiori a’ soldati per gli stivaletti, da cui derivò il deficit, non in quanto alla somma, ma in quanto al tempo della ritenuta; allega i certificati (li depongo) dei suoi camerata e d’altri uffiziali; allega i continui improperi che