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64 | varianti |
p. 264, l. 27, Z e L, Teresa, avvedutasi della mia taciturnitá, cambiò voce e tentò di sorridere. — Qualche cara memoria — mi diss’ella, ma chinò subito gli occhi. Io non m’attentai di rispondere
» l. 32, Z e L, che dianzi si vedeano
» l. 34, M, le giallicce lor foglie
p. 265, l. 1, Z e L, la opacitá silenziosa a quell’ameno
» l. 4, Z e L, dal vento del mattino.
» l. 7, Z e L, io ci veniva
» l. 8, Z e L, si rivoltò addietro
» l. 9, Z e L, s’era un po’ dilungata da noi
» l. io, Z e L, ma io sospettai ch’ella m’avesse
» l. 11, Z e L, e che forse non poteva
» l. 12, Z e L, Ma, e perché — le diss’io — perché non è qui vostra madre?
» l. 13, Z e L, in Padova; vive divisa da noi
» l. 14, Z e L, ma da ch’ei s’è pur ostinato a
» l. 16, Z e L, La povera madre mia dopo d’avere contradetto
» l. 18, Z e L, necessaria infelicitá
» l. 21-2, Z e L, a questa parola, le lagrime
» l. 24, Z e L, sue lettere mai.
» l. 26, Z e L, tuttavia replicando che la è la sua
» l. 27, Z e L, Pur sento
» l. 28, Z e L, col quale è giá decretato
» l. 31, Z e L, non v’affliggete
» l. 31, M, mi vi sono affidata
» l. 34, Z e L, rasciugare
p. 266, l. 3, Z e L, spesso
» 1. 5, L. giorni; Z e L, raccontò com’egli
» l. 8, Z e L, piantano
» l. 9, Z e L, figliuoli
» l. 10, Z e L, di provvedere allo stato di casa sua
» l. 11, M, considerabile
» l. 12, Z e L, per certo fumo
» l. 13, Z e L, ch’ei non tascerebbe in isposa la sua figliuola a chi
» l. 18, Z e L, nondimeno è di ottimo
» l. 19, Z e L, la sua figliuola, e alcuna
» l. 22, Z e L, come gli uomini
» l. 28, Z e L, a scriverti, s’altro non posso, a momenti
» l. 31, M, su la di lei faccia
» l. 32, Z e L, dirimpetto
» l. 33, M, tutto indorato e raggiante
» l. 35, Z e L, giá sfrondati
p. 267, l. 1, Z e L, atterrate che la non era prima
» l. 3, Z e L, barlume