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VII

SULL’«ODA A BONAPARTE LIBERATORE»

Postilla, in data di Bologna, 10 settembre, anno 1798.

Quest’oda fu da me scritta nel principio di maggio 1797, quando, fuggendo le inquisizioni di Stato, m’era rifuggito a Bologna. Fu stampata a pubbliche spese per decreto della «Giunta di difesa generale» della repubblica allor cispadana. Soquadrato lo Stato veneto, recai quest’oda a Venezia, e nel bollore della rivoluzione se ne fecero molte scorrette edizioni, una delle quali vidi caricata di annotazioni storiche. Di lí a poco comparve fra le poesie dell’Anno poetico quinto. Ritornando dopo sedici mesi a Bologna, il caso mi fa acquistare questo esemplare della prima edizione. L’oda non è mediocre, attesi i tempi nei quali fu scritta. Hannovi però infiniti modi ch’io non approvo, molti versi inutili, due stanze, la terza e la ottava, bisognose di gran cangiamento. L’idea dell’oda sembrami originale.