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288 iv - seconda edizione delle


Il lungo tempo da che non ti scrivo non è corso perduto per me: credo invece d’avere guadagnato anche troppo;... ma guadagni fatali! Il signore T*** ha moltissimi libri di filosofía politica e i migliori storici del mondo moderno: e tra per non volermi trovare assai spesso vicino a Teresa, tra per noia e per curiositá, due vigili istigataci del genere umano, mi son fatto mandare que’ libri; e parte n’ho letto, parte ne ho scartabellato, e mi furono tristi compagni di questa vernata. Certo, che piú amabile compagnia mi parvero gli uccelletti, i quali, cacciati per disperazione dal freddo a cercarsi alimento vicino alle abitazioni degli uomini, loro nemici, si posavano a famiglie e a tribú sul mio balcone, dov’io apparecchiava loro da desinare e da cena; ma forse, ora che va cessando il loro bisogno, non mi visiteranno mai piú. Intanto dalle mie lunghe letture ho raccolto che il non conoscere gli uomini è pur cosa pericolosa; ma il conoscerli, quando non s’ha cuore di volerli ingannare, è pur cosa funesta! Ho raccolto che le molte opinioni de’ molti libri e le contraddizioni storiche t’inducono al pirronismo, e ti fanno errare nella confusione e nel caos e nel nulla: ond’io, a chi mi stringesse o di sempre leggere o di non leggere mai, mi torrei di non leggere mai; e cosí forse farò. Ho raccolto che abbiamo tutti passioni vane, com’è appunto la vanitá della vita; e che nondimeno si fatta vanitá è la sorgente de’ nostri errori, del nostro pianto e de’ nostri delitti.

Pur nondimeno io mi sento rinsanguinare piú sempre nell’anima questo furore di patria; e, quando penso a Teresa, e se spero, rientro in un subito in me assai piú costernato di prima, e ridico: — Quand’anche l’amica mia fosse madre dei miei figliuoli, i miei figliuoli non avrebbero patria; e la cara compagna della mia vita se n’accorgerebbe gemendo. — Purtroppo! alle altre passioni, che fanno alle giovinette sentire, sull’aurora del loro giorno fuggitivo, i dolori, e piú assai alle giovinette italiane, s’è aggiunto questo infelice amore di patria. Ho sviato il signore T*** da’ discorsi di politica, de’ quali si appassiona. Sua figlia non apriva mai bocca: ma io pur m’avvedeva come le angosce di suo padre e le mie si rovesciavano