Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
12 | i - scritti vari dal 1796 al 1798 |
disputavano li negozi comuni alla presenzia del popolo, ma ciò che era di ragione universale i pochissimi deliberavano clandestinamente. Tanta arroganzia dispiacque ai plurimi, e giá i piú saldi cittadini volevano con la mano domare questi piú ricchi: sennonché il popolo era facto inerte e non estimava la cognizione delli negozi suoi. Preludio fu questo del prossimo servaggio, che pur vergognosamente venne; e non era tal danno reparabile» (Sanuto seniore, in Cronica septima delle cose veneziane). Cittadino Toniini! felice la repubblica, se il popolo diffidasse de’ propri rappresentanti! Fatto sta che i piú ancora dormono. E se pure il terror della guerra e il totale soqquadro delle cose gli ha svegliati, sono ancor sonnacchiosi,
come persona che per forza è desta.
Quindi è ch’io temo del preludio del Sanuto.
III
Consiglio de’ seniori - Sessione del 18 piovoso.
[7 febbraio]
Tomini... Il cittadino assoldato non è vera guardia nazionale, e non è giá il miglior servizio che vien pagato coll’oro.
«Colui che ti difende mercanteggiando la sua libertá e la sua vita per dieci danari, ti tradirá per quindici» (Machiavelli). — Cittadini legislatori! sino che voi stabilirete, non come glorioso dovere il difender la patria, ma come una speculazione venale, voi non avrete che de’ pretoriani o de’ schiavi: sino che il ricco potrá col danaro esentarsi dalla fatica; sino che il povero dovrá trafficare vilmente se stesso, facendo ciocché il ricco sdegna di fare; sino..., voi insensibilmente consegnarete la repubblica in mano de’ Luculli cisalpini, che sapranno occuparla, pagando degli uomini avvezzi ad essere comprati.