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Perch’ esso, tócco da la man ultrice
del del, se forse ancor si riconosca,
vedendo consumarsi (l’infelice!)
dal tarlo, dal pedocchio e da la mosca,
alfin per lo velen, che la radice
del cor, de’ fianchi e stomaco l’attosca,
quel ferro, che de l’uno e l’altro sesso
macchiò di sangue, volgerá in se stesso.
45
Di che non posso non venire insano
di stupido furor, s’io ben contemplo
ch’atto di tigre scenda in core umano
(cor fatto a Dio, che gli sia puro tempio)
ed oltre a questo ch’armisi una mano
(man fatta ad esser di buon’opre esemplo)
contra tener fanciulli a pena nati,
ché tutti gli ebbe il crudo esterininati!
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Però che, i re sabei poi che trováro
l’investigato infante e, sciolto il voto,
al regno lor per altra via tornáro
lasciando Erode di sua speme vóto,
esso, c’ha di gran sdegno il cor amaro,
quanto può il cela, e poscia fa far noto
che da duo anni addietro sian gl’infanti
di Bettelemme a sé portati avanti.
47
Dice (ma dice il falso!) di nutrirli
voler col suo figliuol di quella etade;
poscia, giá grandicelli, trasferirli
tutti di Roma a l’inclita citade,
ove potralli alzare, ove arricchirli
di lettre, d’arme e d’ampia facultade;
né per altro gli elegge di quel ramo
che per veri figliuo’ del padre Abramo.