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LIBRO TERZO

1
Per incitar piú contra sé l’altiero
mondo, Iesú di tolleranzia essempio
nacque, visse, mori sotto l’impero
de l’uno e l’altro Erode avaro ed empio.
Cosi volse eh ’Andrea, Giovanni e Piero
ed altri eroi, ch’a Dio fondáro il tempio
de’ corpi lor, da principi piú acerbi
rotte ne riportasser Possa e’ nerbi.
2
Sallo Sisto e Lorenzo; sallo Egnazzo,
quello che, fra tormenti piú, piú franco
venia d’ improverare al mondo pazzo;
quell’altro il sa ch’aperse a Cristo il fianco,
e mille e piú guerreri che nel guazzo
del proprio sangue e negli ardor non manco
porgean al ciel i lieti sguardi e cuori
se fosser stati tra fresch’erbe e fiori.
3
Ma che dir poss’io de le donne tante
sprezzatrici di fiamme, aculei e croci?
Ben fúr di cor di diaspro e di diamante
contra di quelle i Cesari feroci,
eh’ un si fral sesso al tribunal davante
fra le man de’ carnefici piú atroci
non pure a’ legni e marmi non piegáro,
ma quelle a maggior strazio provocáro.