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Ecco di gelosia l’atroce vermo
tutto lo spolpa e fanne crudo strazio;
ma pur com’uom giustissimo, per schermo
de l’onor d’ambo duoi, si tolse spazio
di forse ritrovare occulto e fermo
adito di lasciarla; e poi che sazio
fu di pensar la notte e rispensare,
alfin s’assonna, e Gabriel gli appare.
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Apparegli di notte, ch’era solo,
anzi compagne avea l’acerbe doglie.
— Ioseppe — disse — di David figliolo,
a che rifiuti l’innocente moglie?
Non vien di stupro o d’altro simil dolo
tal gravidezza, no; ma Dio le spoglie
de l’uman corpo in quella si è vestito,
e l’almo Spirto sol le fu marito.
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Sposo se’ giunto a lei per molti effetti;
duo de li quai fór, l’uno per servare
tal donna dal giudicio e da’ sospetti
che i puri nomi soglion ammacchiare;
l’altro, ch’a gli demòn sian intercetti
questi mistier d’amor si singolare. —
Cosi l’angelo disse, e lei Ioseppe
onorò poi quant’onorar mai seppe.
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Né dianzi al parto altissimo né dopo
esso fu degno, né altri, di tal donna;
ché, non dirò da l’Indo ed Etiòpo
a l’una e l’altra Occidental colonna,
ma dal piú ardente angelico piropo
fin dove ammanta il ciel stellata gonna,
non fu, non è, non fia spirto si degno,
che giunga ov’ella giunse al primo segno.