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Segue la forte Maccabea co’ figli,
de cui tal strazio vide qual di pollo
grifalco fa col becco e con gli artigli
in fin che ’l gozzo e ventre sia satollo;
e nondimeno a fuoghi ed a roncigli
non ebbe mai cor, non occhio mollo,
ché assai piú calse a lei di legge il pegno
che veder di sua carne un barbar pregno.
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Con loro in squadra e Giuda ed i fratelli,
che, a quanto in arme si può far, mostráro
la fronte agli nemici ed i rubelli
di Mòse ed idolatri ad un scannáro.
Poi mille fanciulletti arditi e snelli
vengon cantando ed hanno di lor caro
sangue d’agnel le bianche stole asperse,
che circonciso in lor salute offerse.
78
Va loro appresso il forte Simeone
che, ancor per quei molt’anni a sé concessi
acciò Iesu vedesse, col bastone
par che i membri sostegna ornai defessi.
Alfin vi arrivan mille e piú persone
c’ han del battesino in fronte i segni impressi.
Poi di gran lunga dietro a loro appare
un sol di santitá, di fede un mare:
79
i’ dico il principal de Palme giuste,
frutto di legge e seme di Vangelo,
che del Giordano in su le sponde anguste,
fra orrendi boschi e sotto irsuto pelo,
visse di mel selvaggio e di locuste,
anzi visse di fé, d’amor, di zelo;
ché questi sono e’ cibi donde ognuno,
vivente in Dio, si pasce di digiuno.